L’Orchestra dei Popoli “Vittorio Baldoni” nasce ufficialmente nel 2013, un progetto di integrazione di culture e nazionalità diverse che dà spazio e punta a far emergere i talenti musicali presenti ma spesso nascosti, contrastando le situazioni di degrado sociale e superandole grazie allo spirito della musica e alla fiducia in una progettualità culturale possibile.
Il suo debutto avviene il 23 aprile 2013 con un concerto aperto al pubblico e alla città nella prestigiosa cornice della Sala Verdi, presso il Conservatorio di Milano.
Un concerto che ha visto esibirsi per la prima volta un organico complesso, formato dagli studenti del Conservatorio e da ragazzi di diverse nazionalità per un totale di 60 elementi.
Insieme all’Orchestra, per il debutto, hanno partecipato e suonato anche grandi ospiti della musica italiana contemporanea quali Franco Battiato, Franco Cerri e Roberto Cacciapaglia, coinvolti in virtù dello spirito e della qualità artistica del progetto.
L’Orchestra dei Popoli nasce infatti a seguito di un’esperienza maturata nelle aule del Conservatorio di Milano – “Sulla Strada della Musica” – ed era stato fortemente voluto dall’allora Presidente del Conservatorio, Arnoldo Mosca Mondadori, e da don Virginio Colmegna della Casa della Carità, che aveva visto nei due anni precedenti avvicinarsi al mondo accademico giovani ragazzi rom.
Tra i primi sponsor e sostenitori del progetto si situa la Cavotec, azienda svizzera fondata dall’Ing. Vittorio Baldoni, animo sensibile e da sempre amico della musica.
Dopo la sua morte, è Marisa Baldoni – la moglie – a scegliere di investire nel progetto: da qui la dedica e l’intestazione dell’Orchestra a Vittorio.
Il progetto vede inoltre la cooperazione di partner quali il Conservatorio di Musica “G. Verdi” di Milano, la Casa della Carità e l’IBVA – Istituto Beata Vergine Addolorata – insieme alla Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti.
Un fondamentale tassello della storia e del presente dell’Orchestra dei Popoli è rappresentato dalla collaborazione in atto tra Fondazione “Casa dello Spirito e delle Arti” e Carcere di Massima Sicurezza di Opera: alcuni detenuti costruiscono in modo artigianale i violini dell’Orchestra.