Biografia – Danilo Dolci
Danilo Dolci (Sesana 1924 – Trappeto 1997), sociologo, poeta, educatore e attivista della nonviolenza, è tra i primi sostenitori dell’obiezione di coscienza. Nel 1952 si trasferisce in Sicilia, a Trappeto (Pa), uno dei territori più poveri del Sud. Qui combatte per i diritti dei più deboli, per le condizioni disperate in cui si vive, per il lavoro, per la democrazia, anche ricorrendo a scioperi della fame, coinvolgendo la popolazione e diventando spesso oggetto di repressione da parte delle forze dell’ordine, che arrivano al suo arresto per “lo sciopero alla rovescia”, che nel 1956 vide centinaia di disoccupati impegnati a riattivare una strada comunale resa intransitabile dall’incuria delle amministrazioni locali. Difeso da Calamandrei nel corso del processo, viene scarcerato. Le sue battaglie sono state appoggiate da moltissimi intellettuali come Norberto Bobbio e Ignazio Silone, Cesare Zavattini e Alberto Moravia, Enzo Sellerio e Lucio Lombardo Radice, Erich Fromm e Bertrand Russell, Jean Piaget e Aldous Huxley, Jean-Paul Sartre e Ernst Bloch. In Italia, Svizzera, Germania, Svezia, Gran Bretagna, Olanda, Norvegia, Francia si costituiscono numerosi gruppi di sostenitori.
Nel 1958 costituisce il Centro Studi e Iniziative per la Piena Occupazione, con sedi in diversi Comuni dell’Isola, che diventerà rapidamente uno straordinario strumento al servizio dello sviluppo di tutta la Sicilia occidentale e a cui si affiancherà il Centro di formazione per la pianificazione organica, presso il Borgo di Trappeto. Anno dopo anno, intorno a un grande tavolo circolare, migliaia di persone si incontreranno per discutere di pace, sviluppo, educazione, poesia, crescita economica e civile, ecologia, metodologia della nonviolenza, struttura maieutica reciproca, ricerca di una nuova etica planetaria.
Programma degli incontri del 10 e 11 giugno a Messina e a Trappeto (Pa)>>